La salute è anche una questione di tempo: il tempo in cui si riesce a ottenere una diagnosi e poi ad avere la cura. Più tempo passa, più la salute di ognuno di noi è a rischio. In Veneto i tempi di attesa per visite ed esami sono estenuanti, soprattutto se paragonati ai tempi della sanità a pagamento, che sono brevissimi.
È una ingiustizia, una situazione insostenibile
Per questo come cittadini chiediamo:
che vengano abbattuti i tempi di attesa e sia rispettato il criterio di priorità indicato in ricetta dal medico di medicina generale. Nel 2022 su 29 milioni di prescrizioni (ricette) sono state erogate solo 16 milioni di prestazioni, mentre 13 milioni di prescrizioni sono rimaste inevase. Molti veneti hanno rinunciato alle cure e altri hanno pagato di tasca propria per superare i tempi infiniti delle liste d’attesa.
che siano incentivate le forme associative di medici e vengano supportate da personale infermieristico e amministrativo, in modo da superare l’attuale situazione di grave carenza di medici di medicina generale in Veneto.
che i servizi per la salute mentale siano potenziati disponendo il 5% del fondo sanitario per fare fronte alle accresciute esigenze della popolazione del Veneto, soprattutto dopo il Covid, anche attraverso l’istituzione dello psicologo di base.
che la Regione Veneto aumenti il numero dei medici e degli infermieri, si faccia carico di un’adeguata dotazione di personale per i pronto soccorso, intraprenda azioni concrete per interrompere la tendenza all’abbandono del servizio pubblico, per migliorare il clima lavorativo, per offrire prospettive di avanzamento professionale e per rendere attrattiva la professione di medici e operatori.
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